Oeuvres de Giuliano Ghelli Peintres italiens Firenze Art Galerie d'art contemporain Galerie d'art contemporain à Florence. Organization des expositions de peinture, graphique et sculpture. Presentation et vente online des oeuvres des artistes contemporains italiens les plus grands.


GIULIANO GHELLI



Quadro di
 Giuliano Ghelli - Porta delle colline huile toile
Giuliano Ghelli
Porta delle colline
huile toile 50 x 70
2500.00 €
Agrandis

Biographie

Giuliano Ghelli

Nato a Firenze nel 1944 vive a San Casciano Val di Pesa (Fi). Esordisce a Milano nel 1963. Nel 75 e 80 è “Segnalato Bolaffi”. Dopo Parigi nel 1974, ha esposto negli U.S.A, Australia, Germania, Belgio, Grecia, Portogallo, Spagna, Giappone, Russia, con oltre cento mostre personali in gallerie pubbliche e private.
Da segnalare 1992 Castello Sforzesco a Milano, “In viaggio con Leonardo” a cura di Carlo Pedretti. 1995 realizza per la Mercedes-Benz Italia un ciclo di grandi dipinti per la Direzione di Roma. 2000 personale a Sidney per i Giochi Olimpici. 2001 Prato, Museo Pecci, “La Parola Colorata”. 2002 i suoi busti dipinti diventano il “Premio Milano per la Moda” 2003 Calendario ufficiale Toyota per il Giappone, in 1.500 esemplari.2005 “Le vie del tempo” monografia edita da Carlo Cambi Editore a cura di Maurizio Vanni. 2008 Istituto Italiano di Cultura a Tokyo , in contemporanea del lancio della Nuova Fiat 500, della quale realizza un esemplare unico per beneficenza. 2009 Firenze, Sala d’Arme di Palazzo Vecchio “Le porte della Fantasia” Dal 2002 espone con i dipinti il suo “Esercito di Terracotta” a villa Demidoff e al Convitto della Calza a Firenze, Palazzo Pretorio di Certaldo, Museo Archeologico di Massa Marittima, Teatro Romano di Fiesole, Castello dei Conti Guidi a Poppi, Vecchie Carceri di Radda in Chianti, nel 2008 Firenze, Palazzo Medici Riccardi per il Genio Fiorentino, Modena, Galleria Modenarte e Istituto d’Arte Venturi. Padova, Scuderie di Palazzo Moroni, Cetona, Ex Chiesa SS Annunziata. Prato, Castello dell’Imperatore, Lucca, LU.C.C.A. , Impruneta, Sala D’Arme del Chiostro Monumentale di Santa Maria e alla Fornace M.I.T.A.L per Tuscia Electa 2010. Ha dipinto il Palio di Siena per l’agosto 2009.
2011 personale al Museo Piaggio di Pontedera.
E’ presente su “L’Arte del 900” di Lara Vinca Masini, edizioni Giunti-L’Espresso.

Nel 2007 si è costituita la Fondazione Giuliano Ghelli a Poppi, Arezzo, dove nel 2011 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria.
www.giulianoghelli.it
www.fondazionegiulianoghelli.org
Giuliano Ghelli

La pittura è un gioco. L’arte è uno strumento per affrontare la realtà.

Giuliano Ghelli nasce a Firenze nel 1944. Si conferma uno dei grandi sognatori della pittura italiana, ricevendo importanti riconoscimenti in Italia e all’estero. Un autore in cui magia e realtà, esperienza vissuta o inventata, si fondono realizzando un teatro visionario colmo di luoghi magici, segni decifrabili o indecifrabili, elementi concreti o apparizioni incantate. Gli olii e le litografie di Ghelli ci accompagnano in un cosmo sospeso tra finito e infinito, tra reale e metafisico.
Per l’artista non esiste una realtà assoluta delle cose ma solo la forma che esse assumono attraverso di noi. Lo spazio mentale di Ghelli è al di là di ogni nozione o pensiero razionale del mondo. Per accedervi non è necessario avvicinarsi con l’intelletto puro, bensì con una mente aperta. Le sue opere giocano ad essere una ri-scrittura del reale, sulla base di un codice personale fondato su libere, e talvolta incoscienti, associazioni in cui una cosa potrebbe richiamarne un’altra, in un imprevedibile processo simbologico. Una metarealtà fantastica, come la definisce Vanni, la ricerca sistematica di una nuova soggettività, di una mimesi spirituale che tende verso un’autenticità interiore. Le forme di Ghelli acquistano una sorprendente luminosità, una straordinaria varietà di morfologia, di registri cromatici, conservano un’elevata autonomia di movimento e al tempo stesso una smagliante e indeteriorabile evidenza proprio in virtù del loro non senso.

Ghelli Esordisce diciassettenne a Milano in una collettiva alla Galleria Numero di Fiamma Vigo. Nel 1975 e nel 1980 venne “Segnalato Bolaffi” da Tommaso Paloscia come uno dei migliori cinquanta artisti italiani. All'estero espone per la prima volta a Parigi nel 1974, presso l'Università di Lettere e nel 1975 a New York. Poi a Los Angeles, Francoforte, Dortmund, Brema, Siviglia, Lussemburgo, Salonicco, Bruxelles, Barcellona, Worpswede, Jade, Bocholt, fino a superare le cento mostre personali.Nel 2000 è stato uno dei vincitori del concorso indetto dalla Fondazione Collodi per la realizzazione di un grande murales su Pinocchio. Due importanti personali sono state realizzate a Milano (1992) e al Museo Pecci di Prato (2001).

Tratto da:
Maurizio Vanni (2003), L’Eco del Sogno, Ed. Galleria Tornabuoni: Firenze








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